venerdì 11 maggio 2018

Dichiarazione di Pippo Di Natale portavoce del Forum Terzo settore Sicilia sui disabili gravissimi

Sulle recenti polemiche attorno agli aiuti ai disabili gravissimi in Sicilia, ecco di seguito il testo della dichiarazione diffusa l'11 maggio 2018 dal portavoce del Forum Terzo settore Sicilia, Pippo Di Natale.

Finalmente. Ne sentivamo proprio la mancanza. Un assessore alla salute senza macchia e paura era quello che ci voleva.
Dinanzi a un numero di disabili gravissimi che molti hanno definito "abnorme" se paragonato a quelli di altre regioni, l'assessore alla salute Ruggero Razza promette controlli ferrei, finalizzati a scoprire chi lucra.
Lasciando intendere nemmeno velatamente che anche in questo caso ci troviamo dinanzi a "falsi" invalidi.
La cosa sarebbe stata seria se invece di dichiarazioni affrettate si fosse riflettuto e ci si fosse chiesto:
- quanti sono i disabili gravissimi in Lombardia che trovano ricovero, sostegno e cura in centri pubblici o convenzionati e quanti sono quelli in Sicilia?
- chi ha certificato lo stato di disabilità o è stato sufficiente un'autocertificazione del proprio stato invalidante?
- chi effettuerà i controlli? Li faremo fare ai i medici lombardi?
E' paradossale che l'avv. Razza richiami controlli sull'operato di operatori sanitari dipendenti del suo assessorato.
Il dramma in questa vicenda è che ci troviamo a rivedere film già visti: il prezzo di tanta superficialità sarà ancora una volta pagato dai disabili e dai loro familiari.
Da tempo chiediamo a tutti i governi regionali che si sono succeduti negli ultimi anni di discutere del nuovo piano della disabilità (senza aggettivi), delle politiche del lavoro, di integrazione socio-sanitaria, di riconoscimento dei diritti e della dignità delle persone con disabilità.
Che questo Governo voglia farlo? Ce lo auguriamo.
Noi siamo pronti, tocca alla politica fare la sua parte.

Pippo Di Natale

Seconda edizione di Pillole di animazione e clownterapia

(clicca sull'immagine per ingrandirla)
A Gela i giovani del passaporto del volontariato e i volontari delle OdV incontrano i volontari di "Pensiamo in Positivo" Palermo Onlus. Un occasione per sperimentare nuove modalità di relazione e tecniche di animazione. Appuntamento alla Casa del Volontariato di Gela il 12 maggio 2018 a partire dalle ore 10.

"Benvenuti a casa!". Fondazione CON IL SUD finanzia iniziative di housing sociale

La Fondazione CON IL SUD promuove un’iniziativa sperimentale per contrastare la povertà abitativa nelle regioni meridionali. L’Iniziativa Housing Sociale è rivolta alle organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia con l’obiettivo di sostenere progetti “esemplari” che puntino a diminuire il disagio abitativo sul territorio: interventi fino a 600 mila euro di contributo e della durata di 36-48 mesi capaci di sviluppare soluzioni abitative temporanee, attivando meccanismi in grado di consentire ai beneficiari di mantenere nel tempo una propria autonomia. Iniziativa e documentazione sono disponibili cliccando qui. Scadenza 13 luglio 2018. A disposizione 4 milioni di euro. Il CeSVoP fornisce supporto per la partecipazione delle OdV.

Povertà abitativa e povertà economica sono profondamente connesse. La disponibilità di una casa di qualità rappresenta uno dei pilastri su cui costruire la qualità della vita dell’individuo e la sua inclusione nella società.
Nel 2016, in Italia, 1 milione e 619 mila famiglie si trovavano in condizione di povertà assoluta (6,3%) e 2 milioni 734 mila in povertà relativa (10,6%). Queste percentuali aumentano nelle regioni meridionali, dove le famiglie in povertà assoluta rappresentano l’8,5% del totale e quelle in povertà relativa raggiungono il 19,7%.
Per chi si trova in queste condizioni, diventa molto difficile permettersi un alloggio dignitoso. Nonostante l’elevata percentuale di proprietari di casa (71,9% delle famiglie), il disagio abitativo risulta drammaticamente attuale. La ripresa dell’economia, che sta trainando anche il settore edilizio, non coinvolge tutti i cittadini perché i prezzi delle case crescono più velocemente di quanto non facciano i redditi. Le spese abitative rappresentano la voce di uscita più consistente nei bilanci familiari dei cittadini europei: in Italia il 24% del reddito disponibile lordo, una quota superiore alla media OCSE, pari al 20%. L’11,3% della popolazione europea risulta sovraccaricata dai costi abitativi, percentuale che sale al 39,3% per chi si trova a rischio povertà. L’aumento dei costi abitativi colpisce in particolare i soggetti più vulnerabili, come i giovani, i disoccupati e i lavoratori con bassi salari, gli immigrati, i genitori single, le persone con disabilità fisica e intellettiva, gli anziani che vivono in alloggi non adatti alle esigenze della vecchiaia.
La serietà dell’emergenza abitativa è dimostrata anche dall’aumento del numero dei ‘senza tetto’, tra cui si registra un nuovo e sensibile aumento dei giovani e delle famiglie con bambini. Sono in aumento le richieste di alloggi a canone ridotto, con liste di attesa municipali che contano circa 650 mila persone.
“Abbiamo voluto utilizzare l’espressione ‘Benvenuti a casa’ proprio perché quest’ultima rappresenta l’inizio di un percorso di uscita da drammatiche condizione di povertà e di esclusione sociale – sottolinea Carlo Borgomeo presidente della Fondazione CON IL SUD. La casa dovrebbe essere una sicurezza per tutti, ma sappiamo che purtroppo non è così per molti. L’approccio che proponiamo – continua Borgomeo – è appunto quello di un percorso di solidarietà che aiuti le persone e le famiglie che vivono situazioni di disagio sociale a riacquistare fiducia e autonomia di reddito, in una logica di comunità, coinvolgendo non solo la sfera abitativa ma anche quella economica, sociale, urbana e di riqualificazione del territorio”.
Gli interventi dovranno essere in grado di attivare anche percorsi di accompagnamento e di sostegno all’autonomia socio-economica delle persone accolte, garantendo, alla fine del percorso di presa in carico, l’individuazione di un alloggio stabile per i destinatari, anche attraverso la promozione di meccanismi di intermediazione immobiliare sociale.
Inoltre, i progetti dovranno privilegiare almeno una delle seguenti azioni:
sperimentare processi di scambio e supporto reciproco attraverso meccanismi di solidarietà sociale tra i destinatari coinvolti e con la comunità locale (supporto nella gestione dei figli, portierato sociale, condominio solidale, ecc.); prevedere esperienze di coabitazione e cohousing; riqualificare quartieri o zone a rischio degrado o contribuire a contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni; prevedere interventi in grado di valorizzare il patrimonio immobiliare inutilizzato.
I beneficiari – che saranno chiamati a compartecipare, in base alla propria condizione economica, alla gestione o copertura dei costi di affitto dell’abitazione – potranno essere sia persone in uscita da percorsi di recupero e accoglienza (ex tossicodipendenti, ex detenuti, neomaggiorenni, ecc.), sia soggetti che, a causa di fattori contingenti, vivono condizioni di vulnerabilità socio-economica (nuclei familiari fragili, genitori separati, anziani, disoccupati, senza fissa dimora, ecc.).
fonte www.fondazioneconilsud.it