martedì 22 maggio 2018

A Gela un patto per Timoleonte. La sinergia fra cittadini e istituzioni per valorizzare il parco archeologico di Capo Soprano

Il sito archeologico di Gela, "Parco di Capo Soprano", potrebbe diventare uno dei primi siti archeologici in Italia gestito insieme da cittadini e Istituzioni. Il 23 maggio 2018, infatti, in concomitanza con l'anniversario della strage di Capaci, viene presentato a Gela il "Patto di Timoleonte". Lo si farà con una giornata di studi a cui sarà presemte anche il prof. Gregorio Arena, già professore di diritto amministrativo e attuale presidente di Labsus (Laboratorio per la Sussidiarietà). L'evento è una delle tappe di un percorso grazie al quale l’Ecomuseo del Golfo di Gela e la rete urbana di CantiereGela sono riusciti ad organizzare l'apertura del Parco Archeologico di Caposoprano con la partecipazione di una grande quantità di pubblico. In pratica, una prima sperimentazione della collaborazione fra cittadini per rendere il sito un vero e proprio Parco Urbano Archeologico.
Dalla sperimentazione di un nuovo modello di gestione del sito, adesso nella giornata di studi del 23 maggio, si passa a verificare con l'aiuto di esperti di fama nazionale le possibilità normative che si possono esplorare per rendere stabile l'innovativa forma di organizzazione e gestione del sito di Caposoprano. L’appuntamento è aperto a tutta la città: alle ore 17,30, al Teatro Eschilo di Gela. Oltre al prof. Arena, intervengono: il prof. Salvatore Cannizzaro, professore di geografia turistica e culturale dell’Università d Catania e l’arch. Elisa Morselli, dottore di ricerca in progettazione presso l’Università La Sapienza di Roma. Introduce i lavori il direttore dell’Ecomuseo del Golfo di Gela, Michele Curto. Parteciperanno anche i sindaci di Gela, Niscemi e Butera e il sen. Pietro Lorefice. L’iniziativa è promossa dall’Ecomuseo del Golfo, da CantiereGela, dal Polo Museale di Gela e Caltanissetta e dal Comune di Gela, in collaborazione con il MoVI Gela, la ProLoco, il Club Unesco per Gela, il Centro di Culturale Salvatore Zuppardo, il gruppo archeologico Geloi, l’archeoambiente, l’associazione amici di Antifemo ed Entimo, e sostenuta dal CeSVoP (Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo).
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