venerdì 4 novembre 2011

Volontariato di Protezione Civile: ciclo di seminari provinciali per la Sicilia occidentale

Si comincia il 5 novembre ad Agrigento al Palacongressi del Villaggio Mosè dalle ore 9. Con questi appuntamenti le Associazioni di Volontariato chiedono alle Istituzioni una maggiore interlocuzione.
Nelle prossime settimane circa 300 Volontari facenti parte delle Associazioni di Volontariato della Protezione Civile delle province su cui ricade la competenza amministrativa del CeSVoP, (province di AG, CL, PA e TP) si confronteranno all’interno di una serie di appuntamenti seminariali sul tema: “Il futuro del volontariato di Protezione Civile: una sfida per le Istituzioni”
I seminari che avranno la durata di un’intera giornata, si terranno nelle 4 province (Agrigento il 5/11, Caltanissetta il 12/11, Trapani il 26/11 e Palermo il 3/12) dove saranno discusse importanti questioni legate al mondo del Volontariato di Protezione Civile. In particolare sarà dato ampio spazio alle tematiche che sono scaturite dall’applicazione del D.L.vo 9 Aprile 2008, n. 81 (Nuovo Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro), alle Associazioni di Volontariato e che entrerà in vigore giorno 08/01/2012.
Le Associazioni hanno più volte espresso forti perplessità sugli esiti dell’applicazione del provvedimento normativo, perché il Testo così pubblicato sulla G.U.R.I. del 11/07/2011, in tema di “sicurezza sui luoghi di lavoro” e di “obblighi sulla sicurezza a tutela dei beneficiari del provvedimento” equipara la figura del “volontario” alla figura del “lavoratore subordinato”; nel contempo estende per analogia la “responsabilità” tra i “Presidenti di associazione” e i “datori di lavoro”, laddove i primi vengono investiti dagli stessi obblighi dei secondi, applicando di fatto la normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro alle attività delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile.
E’ evidente che l’applicazione del D.L.vo 9 Aprile 2008, n. 81 risulta essere molto gravosa in capo ai destinatari che operano nell’ambito del volontariato di P.C., anche a causa dei molteplici adempimenti burocratici che ne derivano e a cui le Associazioni di Volontariato dovranno inevitabilmente adeguarsi; inoltre la maggiore responsabilità estesa ai Presidenti delle associazioni, ha prodotto da più parti una aspra critica sul fatto che da parte del legislatore non sia stata valutata correttamente l’imprevedibilità dell’evolversi degli eventi, spesso drammatici, e di conseguenza che non sia stato preso in considerazione quanto possano essere variegati (anche per tipologia di rischio), gli “scenari critici” dove i volontari saranno chiamati a prestare la loro opera di sostegno e soccorso alla popolazione.
Per arricchire l’offerta informativa su questa tematica, saranno invitati a partecipare ai seminari alcuni esperti dell’Ispettorato del Lavoro dei vari Uffici Provinciali, nonchè esperti Dipartimento Nazionale e Regionale di Protezione Civile che potranno approfondire gli aspetti tecnici del Decreto ed potranno così rispondere in modo quanto più esauriente ai quesiti d’ordine generale posti dai volontari. Ma i seminari non accentreranno la “discussione” tra le parti solo sul problema “sicurezza” alla luce del D.L.vo 9 Aprile 2008, n. 81, infatti le pregresse esperienze compiute nell’ultimo triennio con le Associazioni di Volontariato di P.C. attraverso i vari corsi di formazione organizzati dal Ce.S.Vo.P., hanno permesso di raccogliere indicazioni precise su “quanto serve”, “ciò che serve” e “quanto occorre” al volontariato di protezione civile, perchè i volontari possano operare in maniera efficace, preparata ed in sicurezza.
Innanzitutto dal mondo del volontariato siciliano di P.C. giunge forte la richiesta affinchè la Regione Siciliana si attivi in una politica di “governance” adeguata alle situazioni di “rischio” presenti sul nostro territorio, ovviamente rimanendo sempre nell’ambito della normativa in vigore. A tal proposito da più parti si chiede di adeguare il Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato della Protezione Civile e di elevarlo quale mezzo per effettuare un’efficace controllo sull’esistenza dei requisiti in possesso delle associazioni ivi scritte, ed attingere dallo stesso “database” tutte le informazioni per un impiego consapevole delle singole specializzazioni di ogni associazione.
In questo senso sarà proposto e ribadito che è necessario che siano attivate risorse statali e regionali in grado di qualificare e sostenere l’attività di volontariato di Protezione Civile, anche in funzione degli obblighi di legge per la prevenzione dei rischi e tutela alla sicurezza del già citato D.L.vo 81/2008.
Un altro aspetto che le Associazioni potranno discutere è il progetto che in questi giorni vede la luce attraverso la creazione di un coordinamento provinciale per far dialogare le Associazioni di Volontariato di P.C. in maniera qualificata e costruttiva con le Istituzioni; in tal senso è forte la richiesta di attuare un tavolo tecnico con Provincia e Regione sia per individuare insieme un maggiore coordinamento degli interventi finalizzati al miglioramento delle competenze dei volontari, sia per ottenere più risorse per l’acquisto di mezzi e attrezzature da affidare (seguendo un criterio strettamente meritocratico) alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile.
Come si vede le “risposte” alle tante domande che nei mesi sono state poste dal Volontariato ed in particolare dalle Associazioni che operano in Sicilia, possono giungere attraverso la partecipazione alle attività delle giornate seminariali.
In queste sedi (se saranno gettate le giuste basi di collaborazione tra tutte le parti chiamate a partecipare) sarà facile creare una sinergia tra le Istituzioni e tutte le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, attraverso la costruzione di una fattiva integrazione tra il Volontariato e le componenti istituzionali che insieme costituiscono il Sistema di Protezione Civile in Italia. Ed è proprio dall’incontro e dal confronto tra le Istituzioni e gli operatori del Volontariato che si auspica di ottenere il miglior risultato; infatti, solo dal confronto tra chi “coordina” e chi “opera direttamente sul campo” si potrà essere in grado di adeguare o proporre di modificare le norme rivolte alle reali esigenze del volontariato nell’interesse del bene comune.
Per il dr. Alberto Giampino, Direttore del CeSVoP, il rapporto che assimila “l’attività lavorativa” ed il “volontariato” attraverso l’applicazione estensiva del D.L.vo 81/2008 resta “un punto critico se pensiamo che al volontario, per operare in sicurezza per se stesso e per le persone cui presta soccorso, è indiscutibilmente necessaria una formazione specializzata preventiva al suo impiego. Al volontariato di Protezione Civile quindi è necessario qualificarsi e formarsi, anche se purtroppo attualmente mancano le risorse sufficienti per consentire quanto richiede il volontariato.” “A tal proposito – prosegue il dr. Giampino - venendo incontro alla richiesta da tempo avanzata dalle Associazioni, il CeSVoP sta lavorando in sinergia con il D.R.P.C. Sicilia avvalendosi di eccellenti figure professionali specializzate reperite anche all’interno dello stesso volontariato, perchè nel 2012 si possa realizzare un percorso formativo destinato sia ai volontari ma anche ai Presidenti delle stesse Associazioni proprio per venire incontro al maggior onere della normativa che, indubbiamente, esige un volontariato professionalmente preparato. Il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo - conclude il Direttore del CeSVoP - permetterà di schierare sul campo un volontariato qualificato all’interno del Sistema della Protezione Civile in Italia ma ancor di più in Sicilia, dove esiste una reale, urgente e costante situazione di rischio”.
In questo il CeSVoP sostiene la nascita dei Coordinamenti Provinciali delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, perchè è sotto gli occhi di tutti che c’è bisogno di rafforzare le forme di rappresentanza e di interlocuzione delle Associazioni per confrontarsi e programmare con le Istituzioni regionali interventi e servizi in “tempo di quiete”, per essere pronti e preparati a ridurre al minimo i danni ed i disagi durante le inevitabili future “situazioni di emergenza”.
Primo appuntamento, dunque, ad Agrigento il 5 novembre al Palacongressi SS115 Villaggio Mosè a partire dalle ore 9.
Brochure con il programma dettagliato