mercoledì 22 dicembre 2010

Reintegrato il 5 per mille, ma se una mano dà... l'altra toglie

Il CSVnet (coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) ha pubblicato il seguente testo con cui spiega cosa sta accadendo attorno al 5 per mille.

«Non possiamo cantare vittoria: con il milleproroghe arriva anche il reintegro del 5 per mille ma, a quanto pare, anche se il testo definitivo non è ancora disponibile, dei 400 milioni destinati al 5 per mille dal decreto, un quarto, pari a 100 milioni, sono vincolati alla ricerca scientifica e assistenza per la Sclerosi amiotrofica (Sla, fonodo già previsto nella Legge di stabilità. Auspichiamo quindi che nel testo definitivo ci sia, come promesso, un reintegro del 5 per mille a 400 milioni tutti per la libera scelta del cittadino. In caso contrario il 5 per mille sarà ridotto con una manovra poco chiara, a 300 milioni”. In ogni caso il provvedimento arriva all'ultimo momento e in cattiva compagnia perché si aggiunge alla conferma dei tagli del 66% ai fondi sociali operata dalla legge finanziaria per il 2011.
Non si tratterebbe di un regalo di Natale di Tremonti, ma di una conquista del mondo del volontariato e del terzo settore, ormai obbligato a difendere con i denti gli strumenti e le risorse per continuare ad operare. Un grandissimo grazie a tutti coloro che nella rete dei CSV si sono impegnati in questi mesi sulle battaglie sulla legge della montagna e sul 5 per mille, con la diffusione delle campagne e con l'attivazione dell'invio dei fax. Abbiamo dimostrato che uniti tra di noi, insieme alle forme di rappresentanza del mondo del volontariato e del terzo settore e all'impegno delle migliaia di organizzazioni di volontariato possiamo fare sentire la nostra voce e ottenere risultati. Un grazie, oltre al mondo del volontariato e del terzo settore, anche a coloro che nelle istituzioni hanno tenuto alta la voce del volontariato e della necessità di lavorare insieme e di promuoverlo: dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano con il suo messaggio del 5 dicembre, ai numerosi parlamentari di maggioranza e di minoranza, all'Intergruppo parlamentare Sussidiarietà, alle istituzioni regionali e locali che hanno sostenuto le richieste. Nei prossimi giorni vi terremo informati per capire ed interpretare il testo definitivo e in caso di riduzione, continuare la battaglia. Grazie per quello che avete fatto» (fonte CSVnet).

Telefono Amico attivo 24 ore a Natale

Dal 24 al 26 dicembre 2010, contro la solitudine e per il diritto alla serenità, a Natale i volontari di Telefono Amico rispondono 24 ore su 24 al numero unico 199.284.284.

Inoltre la novità: l’associazione lancia il blog “Natale in Ascolto”, dedicato a chi desidera essere “ascoltato” on line e lanciare un messaggio nel world wide web contro l’isolamento e per esprimere che cosa rappresenta il Natale.

I volontari di Telefono Amico Italia Onlus, per il quinto anno consecutivo, saranno a disposizione di chi -nei giorni di Natale- soffre di solitudine o si sente in crisi. Dalla mattina della vigilia al 26 dicembre, chiunque potrà chiamare il Servizio di Ascolto Telefonico Nazionale al numero 199.284.284, attivo per l’occasione 24 ore su 24, a partire per la precisione dalle 10.00 del 24 dicembre, fino alle 24.00 del 26 dicembre. L’associazione lancia inoltre il blog “Natale in Ascolto”, una novità assoluta Telefono Amico Italia per il Natale 2010 si rivolge per la prima volta ai navigatori -affezionati o estemporanei- che sentono il bisogno di una pagina web a cui approdare. “Natale in ascolto” sarà on line a partire dalla settimana precedente le feste e fino all’Epifania e sarà costantemente “ascoltato” dai volontari di Telefono Amico. Chi lo desidera potrà esprimere un appello, una riflessione -gioiosa o dolorosa che sia- o un elenco di ciò che per lui è Natale. Al blog si accede dal sito di Telefono Amico, www.telefonoamico.it. Un modo concreto di rispondere al disagio emotivo, anche nel periodo natalizio: le feste sono infatti spesso percepite come un momento di particolare stress. In questo periodo, tra regali e sorrisi, alcune persone si sentono infatti particolarmente sole e tristi, sono più portate a riflettere sulla propria condizione personale e relazionale e a trarne un bilancio negativo. Può nascere così un bisogno di ascolto e attenzione che appartiene alle persone oggettivamente sole come a chi, pur avendo accanto familiari o amici, non riesce a comunicare il proprio disagio. La solitudine sta cambiando volto. Anche quest’anno Telefono Amico Italia, in collaborazione con Astra Ricerche del sociologo Enrico Finzi ha elaborato i dati dell’Osservatorio sul Disagio Emotivo, avviato con il supporto di Nokia. Nel 2009 i volontari di Telefono Amico Italia hanno ricevuto oltre 100 mila telefonate. La crisi economico-sociale ha inciso anche sul disagio emotivo: la solitudine e il bisogno di compagnia restano “il problema” ma sempre più sentiti sono i problemi economici, occupazionali, legati alla casa e alla fiducia nel futuro. La dimensione di genere della crisi è particolarmente rilevante ed espressiva: i dati segnalano infatti che gli utenti del servizio sono sempre più uomini. Si è passati dal 64%, negli anni dal 1995 al 2007, al 65% del 2008, sino a sfiorare il 70% nel 2009. Per quel che riguarda l’età, quasi tre quarti degli uomini che chiamano Telefono Amico hanno più di 35 anni.